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Communication Dans Un Congrès Année : 2019

Pensare con la bocca piena. Riflessioni sul rapporto tra mangiare, parlare ed ascoltare nel Timeo di Platone e nei Deipnosofisti di Ateneo di Naucrati

Résumé

Il punto di partenza della mia riflessione sono due passaggi del Timeo di Platone, estratti dal lungo discorso relativo alla formazione del corpo umano. Nel primo (Tim.75d-e) Platone espone l'idea di una incompatibilità tra « parlare » e « mangiare » identificando nella bocca il luogo stesso (e la ragione) di questa incompatibilità. Nel secondo (Tim. 72e-73a) è presentata l'idea di una voracità naturale dell'uomo, controllata unicamente grazie ad una « scappatoia » ideata dagli dei, ovvero la lunghezza degli intestini e, di conseguenza, la lentezza della digestione, che rende impossibile all'uomo di mangiare continuamente permettendogli quindi di fare qualcos'altro – in primis, dirà Platone, consacrarsi all'arte delle Muse e alla filosofia. L'idea comune a questi due passaggi è quella dell'impossibilità (fisica) per l'uomo di compiere al tempo stesso queste due attività, l'una propria all'anima, l'altra propria al corpo, che sono il fatto di parlare e il fatto di nutrirsi. Approfondendo le numerose implicazioni di questa concezione platonica, allargo la questione anche all'ascolto, inteso come possibilità di esaminare, analizzare e riflettere su cio' che viene detto, sempre all'interno di un contesto alimentare. Vediamo allora che, nel pensiero di Platone, la riflessione filosofica che nutre l'anima e l'alimento che nutre il corpo sono sostanzialmente incompatibili, impossibili da realizzare nello stesso tempo e nello stesso luogo. A partire da queste basi, sposto l'attenzione sul testo assai meno noto, I Deipnosofisti di Ateneo di Naucrati, che, pur ispirandosi al Simposio di Platone e pur riproponendo nella loro messa in scena la stessa questione del rapporto tra cibo, parola e ascolto, prendono le distanze dalla posizione platonica, confondendo continuamente i confini tra il momento discorsivo e il momento alimentare. Organizzato come un lungo e ricco banchetto tra saggi, da un punto di vista della forma letteraria I Deipnosofisti si presentano, è vero, come una illustrazione di cio' che il Timeo teorizza ; parola e ascolto sono messe in scena all'interno del banchetto in alternanza con le ricche portate di pietanze. L'erudizione che circola riempie per cosi dire il vuoto e il tempo tra due piatti. Ma, a differenza di Platone, che separa definitivamente le due « oralità » che sono mangiare et parlare / ascolare, opponendole come si oppongono corpo e anima, in Ateneo le due, pur essendo separate fisiologicamente, si interpellano continuamente intellettualmente : la parola dei saggi commensali anticipa, esplicita, racconta il cibo che viene servito, e contemporaneamente il cibo illustra, concretizza e esemplifica la parola che circola. Se non simultanee, queste diverse forme di oralità sono comunque sempre in connessione costante e cosciente nel testo di Ateneo. In questo, come su altre questioni, I Deipnosofisti si rivelano un testo originale e sorprendente, con una chiara tendenza anti-platonica.
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Dates et versions

hal-02432317 , version 1 (08-01-2020)

Identifiants

  • HAL Id : hal-02432317 , version 1

Citer

Luciana Romeri. Pensare con la bocca piena. Riflessioni sul rapporto tra mangiare, parlare ed ascoltare nel Timeo di Platone e nei Deipnosofisti di Ateneo di Naucrati. Filosofi a banchetto: piaceri del corpo o nutrimento dell’anima?, P. Salomoni, Accademia Roveretana degli Agiati, May 2019, Rovereto (Trento), Italy. ⟨hal-02432317⟩
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